Trapianto autologo di cellule mononucleari di midollo osseo: miglioramento di lungo periodo della funzione miocardica


E’ stato esaminato il profilo di sicurezza e l’efficacia del trapianto di cellule mononucleari di midollo osseo per l’infarto miocardico con sopraslivellamento ST ( STEMI ), valutando i pazienti e la loro funzione ventricolare sinistra nel corso di un periodo osservazionale di 4 anni.

Un totale di 86 pazienti con infarto STEMI, sottoposti con successo a intervento coronarico percutaneo ( PCI ), sono stati assegnati in modo casuale a ricevere iniezione intracoronarica di cellule mononucleari di midollo osseo ( n=41 ) oppure soluzione salina ( n=45 ).

La frazione d’eiezione ventricolare sinistra è risultata sensibilmente migliorata a 6 mesi ( 48.4% vs 45.7%; p=0.001 ), a 1 anno ( 48.2% vs 44.6%; p<0.001 ) e a 4 anni ( 50.5% vs 46.4%; p<0.001 ) dopo trapianto di cellule mononucleari di midollo osseo, rispetto al gruppo controllo.

Tuttavia la terapia cellulare non ha migliorato il miocardio vitale dell’area infartuata, valutato mediante SPECT ( tomografia computerizzata ad emissione di singoli fotoni ) 4 anni dopo il trapianto ( p=0.10 ).

Durante il periodo osservazionale, è stato riscontrato nel gruppo controllo un caso di ristenosi in-stent; il paziente è stato sottoposto a un altro intervento di PCI
Inoltre, durante il follow-up, 1 paziente del gruppo controllo è morto, e 1 paziente nel gruppo terapia cellulare ha sofferto di uno scompenso cardiaco acuto transitorio.

Lo studio ha indicato che l’impianto intracoronarico di cellule mononucleari di midollo osseo, autologhe, è sicuro e fattibile nei pazienti con infarto STEMI, sottoposti a intervento coronarico percutaneo, e può produrre un miglioramento nel lungo periodo della funzione miocardica. ( Xagena_2009 )

Cao F et al, Eur Heart J 2009; 30: 1986-1994



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Cardio2009