Nessun effetto del trapianto autologo di mioblasti nella cardiomiopatia ischemica


Uno studio ha valutato l’effetto del trapianto autologo di mioblasti rispetto al placebo nei pazienti che avevano subito un infarto miocardico e che presentavano bassa frazione d’eiezione.

Un totale di 100 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere iniezioni di mioblasti autologhi, a basso dosaggio ( 400 milioni di cellule ) o ad alto dosaggio ( 800 milioni di cellule ), nell’area infartuata e prossimale, oppure iniezioni di placebo.

Il bypass aortocoronarico ( CABG ) è stato eseguito nei segmenti non soggetti a trapianto di cellule.

A tutti i pazienti è stato impiantato un ICD ( defibrillatore cardioverter impiantabile ).

Lo studio, che avrebbe dovuto arruolare 300 pazienti è stato sospeso precocemente dopo che un’analisi aveva mostrato la superiorità delle iniezioni di mioblasti rispetto al placebo.

La percentuale di aritmie ventricolari a 6 mesi non è risultata diversa tra i gruppi di trattamento.

Non è stata riscontrata nessuna differenza nell’endpoint primario di efficacia riguardo a cambiamenti della frazione d’eiezione ventricolare sinistra a 6 mesi ( aumento del 5.2% per l’alto dosaggio, 5.5% per il basso dosaggio e 3.8% per il placebo ).

Il volume telediastolico del ventricolo sinistro è risultato ridotto maggiormente dalle iniezioni ad alto dosaggio di mioblasti rispetto al placebo ( -23ml versus +9ml; p = 0.006 ); non ci sono state differenze tra il basso dosaggio di mioblasti ed il placebo.

In modo similare, la riduzione del volume telesistolico del ventricolo sinistro è stata maggiore nel gruppo che ha ricevuto l’iniezione ad alto dosaggio di mioblasti rispetto al placebo ( -18ml versus –3ml; p = 0.008 ); non è emersa differenza tra l’iniezione a basso dosaggio ed il placebo. ( Xagena_2006 )

Fonte: American Heart Association ( AHA ) – Scientific Sessions, 2006




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Cardio2006