Ischemia miocardica cronica: iniezione intramiocardica di cellule del midollo osseo


Da precedenti studi è emerso che nei pazienti con ischemia miocardica cronica l’iniezione di cellule di midollo osseo può migliorare la perfusione miocardica e la funzione ventricolare sinistra.

Un gruppo di Ricercatori del Leiden University Medical Center in Olanda, ha studiato l’effetto dell’iniezione intramiocardica di cellule del midollo sulla perfusione miocardica e sulla funzione ventricolare sinistra in pazienti con cardiopatia ischemica.

Lo studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo è stato effettuato nel periodo 2005-2008, con 6 mesi di follow-up, su 50 pazienti con ischemia miocardica cronica ( età media dei pazienti: 64 anni; 43 uomini ).

I criteri di inclusione nello studio comprendevano: angina pectoris grave nonostante una terapia medica ottimale e ischemia miocardica. Tutti i pazienti non erano risultati idonei per la rivascolarizzazione convenzionale.

I pazienti sono stati sottoposti a iniezione di 100 x 10(6) cellule mononucleate autologhe derivate dal midollo osseo oppure di soluzione placebo.

L’esito primario era il punteggio di stress, un punteggio di 17 segmenti per la perfusione miocardica da stress valutata con tomografia computerizzata a emissione di singolo fotone ( SPECT ) con tetrofosmina Tc-99m.
L’esito secondario comprendeva la frazione di eiezione ventricolare sinistra, la classe di posizionamento secondo la Canadian Cardiovascular Society ( CCS ) e il punteggio sulla qualità di vita del Seattle Angina Questionnaire ( differenza media maggiore del 5% considerata significativa dal punto di vista clinico ).

Dopo 3 mesi di follow-up, il punteggio di stress medio è migliorato da 23.5 a 20.1 ( P<0.001 ) nel gruppo che ha ricevuto le cellule del midollo osseo rispetto a una diminuzione da 24.8 a 23.7 ( P=0.004 ) nel gruppo placebo.

Nei pazienti trattati con cellule del midollo osseo, sottoposti a risonanza magnetica, è stato osservato un aumento assoluto del 3% della frazione di eiezione ventricolare sinistra a 3 mesi ( n=18 ), mentre il gruppo placebo non ha mostrato alcun miglioramento.

Il punteggio secondo la Canadian Cardiovascular Society per angina è migliorato in maniera significativa nel gruppo che ha ricevuto le cellule del midollo ( differenza assoluta a 6 mesi: -0.79; P<0.001 ) rispetto a un miglioramento non-significativo nel gruppo placebo.

Il punteggio sulla qualità di vita è aumentato dal 56% al 64% a 3 mesi, e fino al 69% a 6 mesi nel gruppo che ha ricevuto le cellule del midollo osseo rispetto a un aumento minore nel gruppo placebo, dal 57% al 61%, e fino al 64%.

I miglioramenti nella classe della Canadian Cardiovascular Society e nel punteggio della qualità di vita sono risultati significativamente maggiori nei pazienti trattati con cellule del midollo che in quelli trattati con placebo ( P=0.03 e P=0.04, rispettivamente ).

In conclusione, secondo i risultati di questo studio a breve termine su pazienti con ischemia miocardica cronica refrattaria a trattamenti medici, l’iniezione intramiocardica di cellule del midollo osseo ha portato a un miglioramento statisticamente significativo, seppur modesto, nella perfusione miocardica rispetto al gruppo placebo.
Sono necessari ulteriori studi per valutare i risultati a lungo termine e l’efficacia per morbilità e mortalità. ( Xagena_2009 )

van Ramshorst J et al, JAMA 2009; 301: 1997-2004



Link: MedicinaNews.it

Cardio2009